In F1 ogni dettaglio puรฒ fare la differenza. Ma quando lโerrore รจ tecnico e ti costa una squalifica, il conto diventa salato. ร successo alla Ferrari a Shanghai, con entrambe le monoposto escluse dal GP per irregolaritร tecniche.
Il weekend cinese si chiude nel peggiore dei modi per la Scuderia Ferrari: Charles Leclerc e Lewis Hamilton squalificati a fine gara per usura eccessiva del fondo vettura, una violazione chiara del regolamento tecnico FIA.
Una sanzione pesante che cancella i 18 punti conquistati in pista e lascia un interrogativo piรน ampio: quanto costa davvero sbagliare in Formula 1?
ย Ferrari: il prezzo degli errori in F1 non รจ solo sportivo
Ogni punto perso in gara ha un impatto diretto:
-
Sui premi economici di fine stagione
-
Sulla reputazione del team
-
Sui rapporti con gli sponsor
-
Sulla gestione interna delle risorse, in un sistema di budget cap sempre piรน stringente
E in questo caso cโรจ anche un danno materiale reale: al via del GP, Leclerc e Hamilton si sono toccati in curva 1, causando un danno allโala anteriore del monegasco.
Vedi anche: Ferrari GP 2025 disastro in Australia
Quanto รจ costato il GP di Cina alla Ferrari?
-
Alettone anteriore danneggiato (Leclerc): 150.000 โฌ
-
Doppia squalifica post-gara: -18 punti
-
Perdita potenziale premi stagionali: diversi milioni di euro
-
Reputazione compromessa: incalcolabile
Un errore tecnico tra gestione e leggerezza
Il fondo usurato รจ una delle irregolaritร piรน facili da rilevare durante i controlli post-gara.
Ecco perchรฉ la squalifica ha colto molti di sorpresa: in una stagione dove il margine dโerrore รจ minimo, anche unโinfrazione โbanaleโ pesa.
Hamilton e Leclerc avevano chiuso in quinta e sesta posizione, gestendo bene una corsa segnata da strategie diverse e un passo competitivo. Tutto cancellato da un errore interno. Inaccettabile a certi livelli.
Ferrari prossimi GP: servono punti, non scuse
Il calendario non aspetta. Inizia ora la prima tripletta stagionale: Giappone, Bahrain e Arabia Saudita.
Per la Ferrari รจ il momento di reagire. Serve una vettura veloce, certo, ma anche un team capace di evitare errori che si pagano due volte: in classifica e nel bilancio.