La Juventus maschile salva la stagione vincendo la Coppa Italia contro l’Atalanta, decisivo un gol di Vlahovic, ma la partita offre uno show di Allegri fuori controllo
In una parita equilibrata, nervosa e intensissima, la Juventus maschile conquista la finale di Coppa Italia: decisivo il gol di Dusan Vlahovic dopo 4’, Atalanta battuta e 15esimo trofeo per la squadra bianconera che si conferma la società più vincente di sempre nel secondo trofeo professionistico della Lega calcio italiana.
Juventus-Atalanta 1-0
Sono alcuni gli elementi di interesse di una partita non particolarmente bella né spettacolare ma che la Juventus ha giocato in modo assolutamente allegriano, con una foga frenetica e rabbiosa, tanto nervosismo e una straordinaria intensità.
Una partita nella quale il tecnico ha dimostrato di non avere lasciato nulla al caso pur di conquistare l’unico trofeo possibile. L’unico – per altro – nel suo ciclo di tre anni di lavoro fin qui avaro di qualsiasi soddisfazione. Imbrigliato perfettamente De Ketelaere, sostituito da Gasperini dopo un primo tempo inconcludente, la Juventus ha avuto il merito di trovare subito il vantaggio, di difenderlo con ordine e di andare comunque anche in più occasioni vicino al raddoppio poi segnato ma cancellato dal VAR.
Il gol: transizione capolavoro di Cambiaso che punisce una retroguardia atalantina lenta e mal messa, il rilancio per Vlahovic è perfetto, il serbo insacca su Carnesecchi in uscita.
Juve vicina al raddoppio con Gatti che in mischia quasi insacca. La migliore occasione per l’Atalanta è un tiro di Lookman dal limite dell’aria, al 51’, che finisce fuori un soffio dopo una leggera deviazione. Ma Juventus dal canto suo ci mette almeno altre due occasioni da gol, una traversa di Miretti nel finale e un altro goal di Vlahovic sull’appoggio vincente di Cambiasso che l’arbitro annulla dopo un’attenta analisi del VAR.
La delusione dell’Atalanta
Delusione aspra invece per l’Atalanta che, al cospetto di un’altra finale da giocare, quella di Europa League contro un Bayer Leverkusen a tutt’oggi imbattuto – mai una sconfitta nel corso dell’intera stagione – perde la sua terza finale in cinque anni e si conferma squadra in grado di lottare alla pari con chiunque: ma non vincente.
Quante coppa Italia ha vinto la Juventus
La Juventus diventa così la squadra più vincente di sempre in Coppa Italia: 15 trofei, più di chiunque altro, sei in più rispetto a Roma e Inter che sono sul secondo gradino dell’Albo d’Oro, nelle 22 finali disputate fin qui. Come Massimiliano Allegri che di trofei ne ha alzati cinque, tutti con la Juventus, diventando il tecnico più vincente di sempre in questa competizione
Allegri, tensione e frasi fatte
Proprio Massimiliano Allegri è stato uno dei protagonisti assoluti nel corso della partita e del dopo gara per via delle sue dichiarazioni. Furibondo per alcune decisioni dell’arbitro, Allegri ha protestato in modo vibrante togliendosi la giacca, gettandola a terra e litigando con il quarto uomo. Un atteggiamento che ha richiamato l’attenzione del direttore di gara che lo ha espulso.
A quel punto Allegri si è sfilato la cravatta, slacciato la camicia e ha continuato a inveire e protestare urlando verso la tribuna “dov’è Rocchi…?” riferendosi direttamente al designatore arbitrale di Serie A.
Quando si è trattato invece di festeggiare insieme i suoi giocatori Allegri non ha voluto nessuno. Marcato a uomo dal suo vice Landucci, che lo ha trattenuto a lungo evitando che con le sue intemperanze si mettesse ulteriormente nei guai, Massimiliano Allegri a un certo punto ha visibilmente allontanato dal campo un dirigente della Juventus che si stava avvicinando sia al gruppo di giocatori che a lui per congratularsi e festeggiare. “Vai via tu… vattene via….” ha urlato Allegri con gesti inequivocabili, incurante delle telecamere che lo stavano inquadrando. Il soggetto protagonista della discussione era Giuntoli, direttore sportivo appena nominato alla Juve, che poco prima della partita aveva rilasciato delle dichiarazioni sul futuro del tecnico e della società che lasciavano aperta la porta a una possibile riconferma dell’allenatore, da più parti dato invece per partente.
Le dichiarazioni di Allegri
Sollecitato dei giornalisti sul suo sfogo alla fine della partita, Massimiliano Allegri ha evitato ulteriori polemiche copiando e incollando dichiarazioni di circostanza con le quali non ha voluto assolutamente spiegare quanto accaduto al termine del match durante la premiazione: “Sono una persona fortunata e ho vinto tanto perché ho sempre allenato grandi società – ha esordito l’allenatore livornese – proprio come questa. Vincere e allenare la Juventus sono due aspetti direttamente collegati, il successo è nel DNA di questo club e dei suoi giocatori che hanno regalato la grande serata alla società e anche a me. Li ringrazio….”
Quanto alle frasi di Giuntoli che prima della partita dichiarava che non c’era bisogno di un rinnovo del contratto essendoci già la firma di Allegri anche per il prossimo anno, a un giornalista che gli chiedeva quale fosse l’eredità che lasciava dopo tre anni, il tecnico ha ironizzato: “Non ce l’avevo con nessuno, stavo festeggiando con i miei giocatori. Ma poi perché parlate di eredità… mi hanno già esonerato?”
Il futuro della Juventus e di Allegri
La conquista della Coppa Italia rende un po’ meno amaro e inconcludente il ciclo di Massimiliano Allegri ma nemmeno questo trofeo, al termine di una partita nella quale il tecnico ha sicuramente messo moltissimo di suo per conquistare la vittoria, sembra sufficiente a tranquillizzare un ambiente che anche per via dell’atteggiamento dell’allenatore alla fine della partita si è fatto davvero esplosivo.
Di fatto Massimiliano Allegri ha ancora un anno di contratto, valido fino al 30 giugno del 2025, frutto dell’accordo quadriennale firmato quando la società lo richiamo alla Juve al posto di Andrea Pirlo.
Le voci di una sua possibile sostituzione si rincorrono ormai da settimane e dividono ulteriormente una piazza praticamente spaccata in due. Da una parte la tifoseria che contesta il tecnico e la società, dall’altra quella che invece vorrebbe la riconferma di Allegri sulla panchina.
Dopo una stagione senza Europa, a due giornate dalla fine del campionato di Serie A, la Juventus e si appresta a chiudere il bilancio del campionato 2023-24 con la certezza del suo ritorno in Champions League anche se il piazzamento, che potrebbe vedere i bianconeri addirittura quinti, ormai scavalcati anche dal Bologna, e lontano da quelli che erano gli obiettivi della vigilia.
La Coppa Italia resta l’unico trofeo conquistato da Allegri nel suo secondo ciclo bianconero. Nel primo, dal 2014 al 2019 vinse, cinque scudetti, quattro Coppa Italia e due edizioni di Supercoppa Italiana.
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