Le Gunners sorprendono tutti a Lisbona: decide Blackstenius, Barcellona ko dopo anni di dominio. Una nuova era per il calcio femminile?
Il 24 maggio 2025, l’Arsenal ha compiuto un’impresa storica battendo il Barcellona 1-0 nella finale della UEFA Women’s Champions League, disputata all’Estádio José Alvalade di Lisbona. La rete decisiva è stata siglata al 74° minuto dalla svedese Stina Blackstenius, su assist di Beth Mead, anch’essa subentrata dalla panchina. Questo successo segna il secondo titolo europeo per le Gunners, a distanza di 18 anni dal primo trionfo nel 2007.
Un trionfo inatteso
Nonostante il Barcellona fosse considerato il favorito, avendo vinto tre delle ultime quattro edizioni del torneo, l’Arsenal ha saputo ribaltare i pronostici. Sotto la guida dell’allenatrice Renée Slegers, subentrata a stagione in corso, le inglesi hanno mostrato una crescita costante, superando avversarie di alto livello come il Real Madrid e l’Olympique Lione nelle fasi precedenti. Il percorso delle Gunners è stato caratterizzato da resilienza e determinazione, culminando in una vittoria che ha sorpreso il panorama calcistico europeo
La delusione del Barcellona
Per il Barcellona femminile, questa sconfitta rappresenta un duro colpo. Le catalane, guidate da stelle come Alexia Putellas e Aitana Bonmatí, hanno dominato gran parte del match, soprattutto nel secondo tempo, ma non sono riuscite a concretizzare le numerose occasioni create. Il gol subito è arrivato in un momento di disattenzione difensiva, evidenziando come anche le squadre più forti possano cadere se non mantengono alta la concentrazione fino alla fine.
La vittoria dell’Arsenal potrebbe segnare un punto di svolta nel calcio femminile europeo, interrompendo il dominio spagnolo e rilanciando le ambizioni delle squadre inglesi. Per il Barcellona, sarà fondamentale analizzare le cause della sconfitta e lavorare per tornare al vertice nella prossima stagione.
In conclusione, la finale di Lisbona ha offerto uno spettacolo emozionante, dimostrando ancora una volta l’imprevedibilità e la bellezza del calcio.
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